Bullona: la storica stazione ferroviaria milanese, abbandonata dal 2003, è stata restaurata e rinasce ora come ristorante chic e locale notturno alla moda.
I molti pendolari che dalla Brianza arrivano a Milano ricordano certamente la Bullona, stazione ferroviaria intermedia tra la Bovisa e Cadorna. Struttura in stile liberty costruita nel 1929 in via Piero della Francesca, è stata in attività fino al 2003, e poi abbandonata. Quindici anni dopo – a gennaio 2018 – la struttura rinasce come ristorante e locale notturno, su iniziativa dell’imprenditore Pino Scalise, nota personalità imprenditoriale della nightlife milanese e già conosciuto – tra l’altro – per aver convertito nel 2001 una chiesa sconsacrata in un locale notturno – il Gattopardo Cafè. I lavori nell’ex stazione della Bullona sono avvenuti sotto la supervisione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, e il restauro conservativo ha mantenuto lo stile e la storia della struttura, compresa la grande scritta “Ferrovie Nord Milano” sulla facciata.
Al ristorante La Bullona il menù è totalmente di pesce, con un prezzo medio per la cena di 80 euro. Tra i piatti proposti ci sono: plateau di molluschi e crostacei crudi (30 euro), tartare (25 euro), spaghettone al caviale (30 euro), pacchero al ragù di mare (20 euro), bruschette di salmone Sokeye affumicato e confettura di cipolla (16 euro). Il bar serve aperitivi con cocktail a 15 euro, e dopo cena la serata prosegue fino alle 5 con musica selezionata alla console da Ben dj e con cocktail a 20 euro. Nel locale c’è anche uno spazio per mostre d’arte, e sono esposte opere di Arnaldo Pomodoro,Lucio Fontana, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi. Il proprietario Pino Scalise ha spiegato: “sono otto anni che seguo questo progetto: sarebbe stato davvero un peccato per Milano perdere un edificio storico come questo, che ormai era semi abbandonato. Ridare vita alla Bullona è il mio tributo a questa città, che è sempre più bella“.