Nei primi quattro mesi del 2017 sono stati effettuati sequestri di cibo in Italia per un valore di circa 60 milioni, una cifra che supera il valore dei sequestri effettuati nell’intero anno 2016.
Abbiamo visto di recente qui su Universofood i dati ufficiali su sequestri di cibo e frodi nel settore agroalimentare italiano per l’anno 2016. Ora – a maggio 2017 – la Coldiretti ha diffuso i primi dati per il 2017, relativi al primo quadrimestre del nuovo anno. Tra gennaio e aprile del 2017 l’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi, dipendente dal Mipaaf – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) ha sequestrato in Italia cibi e bevande irregolari, adulterati contraffatti per un valore di 59,3 milioni di euro (alimenti pericolosi in termini di sicurezza alimentari, frutto di frodi e contraffazioni o comunque – più in generale – non conformi alle leggi italiane in materia). Si parla dunque di sequestri di cibo per quasi 60 milioni in soli quattro mesi, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente (primo quadrimestre 2016) i prodotti alimentari sequestrati ammontavano in valore a poco più di 3 milioni (3,29 milioni), pari a circa il 5% dei sequestri effettuati nei primi quattro mesi del 2017. E nell’intero anno 2016 i sequestri alimentari sono stati pari in valore a 36,12 milioni, cifra equivalente a poco più del 60% del valore dei sequestri per il solo primo quadrimestre del 2017. Nell’anno precedente (il 2015, su cui avevamo visto i dati ufficiali sempre qui su Universofood) il valore degli alimenti sequestrati aveva toccato gli 81,25 milioni, cifra più che doppia rispetto al 2016, ma che quasi certamente sarà ampiamente superata nel 2017, dati i 60 milioni sfiorati già dopo quattro mesi.
Questo il commento del Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo: “gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare. L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari, che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato, come opportunamente previsto dalla proposta di riforma delle norme a tutela dei prodotti alimentari presentata al Ministro della Giustizia Andrea Orlando dalla Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare presieduta da Giancarlo Caselli“. Nel frattempo nuovi strumenti e nuove tecnologie per contrastare le frodi alimentari vengono ideati, come il nuovo laser di Enea in grado di rilevare in pochi secondi la presenza di sostanze tossiche in cibi e bevande.