Il formaggio Pecorino è il prodotto Made in Italy da record nell’export, con una crescita delle vendite del 23% nell’ultimo anno, a fronte di una crescita media delle esportazioni italiane del 3,5%.
Le esportazioni italiane nel 2015 sono cresciute complessivamente in valore del 3,5% (elaborazioni Coldiretti su dati Istat), con alcune criticità (in particolare i prodotti tessili e dell’abbigliamento hanno avuto una leggera flessione, con un meno 0,8%). Il settore alimentare ha messo a segno – nel 2015 – un aumento delle esportazioni doppio in valore rispetto al dato medio nazionale del +3,5%, crescendo del 7%. All’interno del settore alimentare i comparti con i risultati più significativi sono l’ortofrutta, che nel 2015 cresce nell’export dell’11%, l’olio di oliva (+10%), e la pastasciutta (+9%), mentre il vino si ferma a un +6% (con numeri significativi per lo spumante) ma raggiunge il record storico con 5,4 miliardi di fatturato oltreconfine.
Il dato che colpisce maggiormente è quello del formaggio Pecorino, che nel 2015 segna complessivamente un +23% nelle esportazioni, crescendo del 28% negli Stati Uniti (che è il più importante mercato di sbocco per il Pecorino italiano), del 22% in Gran Bretagna, del 16% in Francia, del 9% in Giappone e addirittura del 500% in Cina.
In Italia ad oggi (dati Coldiretti) vengono allevate 6,2 milioni di pecore – prevalentemente in Sardegna (3,2 milioni di pecore), in Sicilia (770.000), nel Lazio (630.000) e in Toscana (420.000). La produzione annua di latte ovino in Italia è di 400.000 tonnellate (di molto superiore alla produzione di latte caprino, che si ferma a 28.000 tonnellate). La produzione di formaggi di pecora in Italia è di 67.000 tonnellate all’anno, delle quali 25.000 tonnellate di Pecorino Romano Dop, un formaggio che realizza il 60% del fatturato sul fronte dell’export.