Nasce per iniziativa di Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) la Consulta Nazionale del Vino Italiano, un progetto a cui hanno già aderito le più importanti associazioni del comparto vinicolo.
Il progetto – partito da un’idea di Onav – è quello della creazione di un unico grande punto punto di riferimento associativo e promozionale per la filiera del vino in Italia, con lo scopo primario di diffondere nel nostro Paese, e in particolare nelle nuove generazioni, una corretta “cultura del vino”. Alla Consulta Nazionale del Vino Italiano hanno già aderito, oltre a Onav: Agivi, Ais, Aspi, Associazione Nazionale Le Donne del Vino,Movimento Turismo del Vino, Fisar, Fivi e SlowFood. Per informazioni e adesioni si può telefonare al numero 0141/535246 o contattare gli uffici stampa delle diverse organizzazioni.
In una nota di Onav il progetto viene spiegato in questi termini:“la Consulta Nazionale Vino si propone di affrontare concretamente i problemi del settore a 360° (diventando per il consumatore un punto di riferimento per tutto ciò che concerne la conoscenza del mondo enologico) e al contempo si propone di essere elemento propositivo di interventi sul fondamentale tema dell’educazione al consumo. Grazie all’adesione al progetto di una larghissima rappresentanza di Associazioni sono già state gettate le basi di quello che sarà un lungo percorso di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni e dei consumatori. Ognuna delle associazioni presenti ha infatti, per propria natura, diversi approcci e finalità. Fondamentale è perciò trovare un linguaggio ed uno scopo comune, che consenta di approntare un piano di lavoro ben definito, che possa essere sottoposto alle istituzioni. Il primo punto su cui si concentrerà il lavoro della Consulta sarà l’introduzione di una appropriata istruzione sulla vite e sul vino, sullo stile di alimentazione mediterraneo (in cui elemento fondamentale è l’abbinamento cibo-vino) e sul valore del territorio vinicolo italiano, della sua storia e della sua gastronomia già nel percorso scolastico, come avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Di primaria importanza è infatti l’avvicinamento del consumatore al mondo del vino, alla sua storia millenaria e ai suoi valori perché solo attraverso la ‘conoscenza’ si potrà dare nuovo respiro al comparto, valorizzando quella tipicità ed unicità del prodotto vino così strettamente legata al territorio e alla cultura del Gusto Italiano”.
Il Presidente nazionale di Onav Vito Intini ha commentato in questi termini la nascita della Consulta Nazionale del Vino Italiano: “da sempre abbiamo creduto che ci si dovesse relazionare, nel mondo del vino, in un modo nuovo. Le Associazioni enoiche protagoniste ciascuna in aree diverse non erano mai state in grado di sedersi ad un tavolo ed affrontare insieme i tanti problemi che affliggono il mondo enoico del nostro Paese. Visioni parziali, interesse non rivolto al mondo complessivo, insomma non c’era quello spirito che da sempre ha animato l’Onav e la sua attività. Dall’insediamento del nuovo Consiglio, che ha entusiasticamente approvato la mia proposta, con l’inesauribile supporto del Vice presidente Pia Berlucchi, del Direttore Michele Alessandria e della Consigliera Teresa Bordin, abbiamo lavorato alacremente, contattando, organizzando, pianificando questo progetto che si è concretizzato in due importanti riunioni a Roma e nella firma di un accordo di collaborazione in tempi rapidi ed insperati. L’obiettivo che ha sinergizzato Onav, Ais, Aspi, Fisar, Slow Food, Associazione nazionale le Donne del Vino, Movimento del Turismo del Vino, Agivi e Fivi è stato quello dell’introduzione nel mondo scolastico, di ogni ordine e grado, dei principi legati al mondo del vino, del territorio, dell’enogastronomia, del rapporto vino e giovani e del bere consapevole. Si cercherà, insomma, di fare ‘Cultura del Vino’ a 360 gradi in modo univoco senza demonizzare ma concretamente cercando di valorizzare esperienze già positivamente introdotte in altre paesi o provate in Italia. Lavoreremo con le istituzioni, i Ministeri e il pubblico nella certezza che ogni nostro sforzo apporterà un grande vantaggio al consumo del Vino nel nostro paese”.