L’appuntamento è a San Benedetto del Tronto dal 3 al 12 luglio per la nuova edizione di Anghiò, il grande Festival del pesce azzurro, con degustazioni, cene a tema, show cooking e seminari.
Il termine “anghiò” in dialetto marchigiano indica l’alice (o acciuga), uno dei più celebri tra i pesci azzurri, e dà il nome al grande Festival del pesce azzurro di San Benedetto del Tronto, che torna con la nuova edizione 2015 da venerdì 3 a domenica 12 luglio. La manifestazione, ideata e organizzata da Tuber Communications e dall’agenzia Sedicieventi, prevede un ricco programma con cene a tema, degustazioni, show cooking, workshop, seminari, convegni, laboratori didattici per bambini. Anghiò è stato scelto dalla regione per rappresentare l’eccellenza delle Marche a Expo Milano 2015. Per maggiori informazioni contattare l’agenzia Sedicieventi al numero 075 5003848 oppure Tuber Communications al numero 0735 702394.
Che cos’è il pesce azzurro? Con l’espressione “pesce azzurro” (che è una denominazione commerciale e non una definizione scientifica) si indicano alcune specie ittiche con dorso di colore blu-verde e ventre argenteo e con analoghe caratteristiche nutrizionali, e precisamente: l’alice o acciuga; la sardina; lo sgombro; l’aringa; l’aguglia; il pesce sciabola; l’alaccia; il sugarello o suro; lo spratto; il lanzardo; la costardella; la lampuga; il cicerello; il tombarello; il biso; l’alletterato; il tonno; la palamita; il pesce spada. Le benefiche proprietà nutrizionali di questi pesci vengono illustrate dagli organizzatori di Anghiò in questi termini: “gustosi e leggeri, i pesci azzurri sono noti per le loro preziose qualità organolettiche, per la cospicua presenza di sali minerali, di vitamine e soprattutto di omega 3, gli acidi grassi polinsaturi che svolgono effetti benefici sul cuore e la circolazione abbassando il livello del colesterolo. Il pesce azzurro, infatti, ha una composizione di tutto rispetto dal punto di vista nutrizionale in quanto, oltre a contenere proteine a elevato valore biologico simili a quelle della carne e delle uova, è ricco di sali minerali, tra cui selenio, un efficace antiossidante, calcio, fosforo, ferro e iodio e garantiscono, inoltre, un pieno di vitamine, in particolare A e B. Ma la caratteristica che rende il pesce azzurro un vero e proprio alleato del cuore è la particolare ricchezza di acidi grassi polinsaturi, soprattutto gli omega 3, decisivi nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e nel ridurre i processi infiammatori grazie ad un’azione antiaterosclerotica che ripulisce il sangue dai trigliceridi. Il pesce azzurro è, inoltre, facilmente digeribile e poco calorico (100 grammi forniscono in media 90-120 Kcal, ad eccezione dello sgombro che arriva a 170 Kcal) ed è un ottimo alleato delle donne per la prevenzione dell’odiata cellulite e aiuta a combattere l’obesità. Recenti studi hanno anche comprovato che il pesce azzurro, se consumato regolarmente, è in grado di proteggere dall’insorgere della demenza e dell’Alzheimer e può prevenire l’ictus. Inoltre una ricerca condotta dalla London School of Medicine e pubblicata sulla rivista di nutrizione American Journal of Clinical Nutrition ha accertato che coloro che consumano pesce azzurro, una o più volte la settimana, dimezzano il rischio di ammalarsi di degenerazione maculare rispetto a coloro che non ne fanno uso. Mangiare una porzione di gr.100, anche solo una volta la settimana, di pesce azzurro come tonno, acciughe, sardine e sgombri riduce il rischio di ammalarsi di degenerazione maculare, una della cause di cecità più frequenti dopo i 60 anni d’età”.
(Luigi Torriani)
Pingback: Anghiò 2016. Dall'8 al 17 luglio il Festival del Pesce Azzurro a San Benedetto del Tronto