L’Antitrust spagnola ha comminato multe per un totale di 88 milioni di euro alle più importanti industrie lattiero casearie per sanzionare comportamenti scorretti nel pagamento del latte agli allevatori. Una grave criticità – quella del forte squilibrio contrattuale tra gli allevatori e le grandi industrie di settore – che in Italia continua a non essere affrontata sul piano legislativo.
Il dato è stato diffuso dalla Coldiretti: in Spagna l’Antitrust ha multato per 88 milioni di euro le principali industrie del settore lattiero caseario, tra cui il Gruppo Danone (23,2 milioni di multa), Corporation Alimentaria (21,8 milioni) e Gruppo Lactalis Iberica (11,6 milioni). Le multe sono state comminate per sanzionare i comportamenti scorretti delle industrie nel pagamento del latte agli allevatori.
Lo stesso problema esiste da tempo in Italia, e la stessa Coldiretti – con il Codacons – ha chiesto di recente l’intervento dell’Antitrust, dopo l’acquisto di Latterie Friulane da parte di Lactalis, multinazionale che in Italia aveva già acquistato Invernizzi nel 2003, poi Galbani e Locatelli e infine Parmalat nel 2011. Dall’inizio della Crisi ad oggi ha chiuso una stalla su cinque, con la perdita di 32.000 posti di lavoro. Una delle ragioni di questa ecatombe è il forte squilibrio contrattuale tra le parti (allevatori troppo deboli, industrie lattiero-casearie e Gdo troppo forti e tendenti a una situazione oligopolistica), che determina una continua riduzione del prezzo pagato agli allevatori per il latte (prezzo all’origine): oggi il latte viene pagato agli allevatori in media 0,35 centesimi al litro, con un calo del 20% rispetto all’anno scorso, mentre il prezzo di vendita al pubblico è in media di 1,5 euro al litro (analogo, e addirittura superiore di alcuni centesimi, rispetto all’anno scorso). E ad aggravare ulteriormente la situazione c’è stato nel 2014 l’embargo russo (dunque un calo nell’export di latte e formaggi) e c’è ora – a marzo 2015 – la fine del sistema delle quote latte, un epilogo che in assenza di nuove regole rischia di portare a una situazione di sovrapproduzione e quindi a un ulteriore calo dei prezzi.
(Luigi Torriani)