Lo spumante Made in Italy si conferma in controtendenza rispetto alla Crisi e segna per il 2014 un incremento del 22% nell’export. Con un boom in Cina e in Gran Bretagna.
Abbiamo visto di recente qui su Universofood quali sono tutti i migliori spumanti italiani. Il comparto degli spumanti – in un’annata caratterizzata dal crollo nella vendemmia – continua a macinare record sul fronte dell’export. Se nel 2012 c’era stata una crescita tra il 6 e il 7% nelle esportazioni di spumanti italiani (rispetto al 2011), e nel 2013 (rispetto al 2012) le esportazioni di spumante erano cresciute del 16%, nel 2014 (secondo le ultime elaborazioni Coldiretti sui dati Istat relativi ai primi otto mesi del 2014) gli spumanti Made in Italy hanno segnato un export addirittura a +22% rispetto al 2013.
Complessivamente dall’inizio della Crisi (2007) ad oggi le vendite di spumante italiano all’estero sono raddoppiate, e con il boom del 2014 nel mondo si beve ad oggi più spumante che champagne (anche lo champagne ha segnato nel 2014 un aumento delle esportazioni, ma decisamente più contenuto, con un +6%). Le bollicine italiane più bevute nel mondo sono quelle del Prosecco, seguito dall’Asti. Dal punto di vista dei diversi mercati di sbocco, la crescita più importante è in Cina, con un +159% nell’export degli spumanti italiani. Molto positiva è anche la situazione sul mercato inglese (il primo mercato di riferimento per gli spumanti italiani) con un +50%, mentre si registra una crescita nella media (+21%) sul mercato statunitense (il secondo mercato di riferimento per gli spumanti italiani) e un export sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno sul mercato tedesco (il terzo mercato di riferimento per gli spumanti italiani).
(Luigi Torriani)