È di questi giorni un’importante novità per l’agricoltura italiana, sul fronte della sicurezza alimentare e della lotta ai parassiti delle piante. Nasce infatti, nell’ambito del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali), un nuovo braccio tecnico deputato specificamente alla lotta contro patogeni e parassiti in ambito agricolo e agroalimentare: il Conef, Coordinamento nazionale emergenze fitosanitarie.
Una delle più gravi emergenze in corso è quella del Cinipide galligeno del castagno, l’insetto killer cinese che ha determinato un autunno 2011 senza castagne. Creando disagi ai cittadini che si dilettano con le caldarroste, ma non solo. L’Italia è infatti (era) leader in Europa nella produzione di castagne, sia sul piano quantitativo (con il record, nel 1911, di 829.000 tonnellate) sia su quello qualitativo (dodici diversi tipi di castagne con riconoscimento europeo). E l’Italia è (era) il quarto Paese al mondo nella produzione di castagne, dopo Cina, Corea del Sud e Turchia. Dopo l’arrivo dell’insetto killer (segnalato per la prima volta in provincia di Cuneo nel 2002) la produzione di castagne è progressivamente crollata, fino ad arrivare all’autunno 2011, con un’assenza quasi totale di castagne. Se non si risolve la situazione sono a rischio quasi 800.000 ettari di bosco di castagno, e 34.160 imprese agricole che sul totale della filiera danno impiego a quasi 100.000 persone (dati Coldiretti). Alte gravi emergenze fitosanitarie sono il cancro batterico dell’actinidia che sta praticamente sterminando i kiwi italiani, il punteruolo rosso che devasta le palme nelle nostre città, la diabrotica del mais, e la cosiddetta tristezza degli agrumi. Tutti parassiti o patogeni che da tempo creano problemi enormi ai coltivatori italiani.
In questo contesto si inserisce la nascita del Conef, il nuovo Coordinamento nazionale emergenze fitosanitarie presentato in questi giorni a Roma dai vertici del Conaf in occasione della due giorni di conferenze delle Federazioni regionali e dell’assemblea degli Ordini provinciali. Spiega Andrea Sisti, presidentre del Conaf: “i nostri professionisti, tutti di comprovata esperienza in questo settore si mettono a completa disposizione degli enti pubblici e dei servizi fitosanitari locali, quindi dei cittadini, per contribuire in modo sostanziale alla risoluzione di vere e proprie calamità per l’agricoltura e l’ambiente del nostro Paese“. Precisa Cosimo Damiano Coretti, co-responsabile del Coordinamento nazionale delle emergenze fitosanitarie, che “sul web oltre ad una carta nazionale con elenco e info sui dottori agronomi e dottori forestali inseriti nella rete Conef, sarà sempre attivo e aggiornato un Sistema informativo territoriale che attraverso una cartografia informerà della presenza e diffusione in tempo reale delle emergenze fitosanitarie. Attraverso il Sistema informativo territoriale abbiamo a disposizione uno strumento di monitoraggio e valutazione della diffusione territoriale delle situazioni di emergenza”.
“La rete Conef” – conclude Enrico Antignati, co-responsabile Conef – “offre così, in modo interamente gratuito per il pubblico, la collaborazione ai Servizi fitosanitari, gli enti pubblici e privati di ricerca in campo fitoiatrico per la progettazione, applicazione, analisi e valutazione di protocolli sperimentali volti a testare l’efficacia delle diverse procedure terapeutiche”.
Il programma parte da questo mese di febbraio cominciando dal cancro batterico dell’actinidia che sta devastando le coltivazioni di kiwi nel Lazio, in Piemonte, in Calabria, in Campania, in Puglia e in Basilicata. Il successivo summit in calendario è sul cinipide del castagno. Sul portale web sarà attivato un forum specialistico per ognuna delle emergenze fitosanitarie, gestito da un moderatore incaricato di smistare le segnalazioni e le richieste degli esperti.
(Luigi Torriani)