Sarà un colabrodo dal punto di vista economico, ma dal punto di vista gastronomico Alitalia fa incetta di premi. E si aggiudica per il secondo anno consecutivo il Best Airline Cuisine come migliore compagnia aerea al mondo per la qualità dei pasti serviti a bordo. Con lo zampino di Gualtiero Marchesi.
Tutto è cominciato alla fine del 2009 per volere dell’ex ministro Zaia, fissato con la promozione ovunque e comunque dell’enogastronomia italiana (sua anche la contestatissima trovata del McItaly, la linea di panini Made in Italy di McDonald’s). L’idea era da fin da subito quella di lanciare i prodotti italiani Doc e Igp a bordo dei voli Alitalia, con un’offerta a rotazione di menù completi di ogni singola regione. Il tutto accompagnato – nella classe Magnifica – da porcellane, posate e bicchieri di Richard Ginori, tovaglie, coperte e cuscini firmati da Frette, e trousse per la cura e il comfort della persona disegnate dalla griffe milanese Culti.
Se dal punto di vista economico la trovata è stata da subito alquanto discutibile (Galan ha parlato di “lusso inutile“), sul piano gastronomico l’idea è stata sicuramente apprezzata. E premiata – quest’anno per il secondo anno consecutivo – con il Best Airline Cuisine, premio conferito dal mensile americano Global Traveler, che da otto anni si occupa di ricerche nell’ambito delle eccellenze dell’industria dei viaggi e del turismo di lusso.
I menu proposti da Alitalia in classe Magnifica sono realizzati in collaborazione con Alma, la Scuola internazionale di Cucina italiana diretta da Gualtiero Marchesi (ultimamente avvezzo alle collaborazioni eccentriche, come quella – contestatissima – con la McDonald’s), e sono accompagnati da vini selezionati in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier. In questo periodo natalizio in classe Magnifica è la volta dei cibi e dei vini della Calabria e della Valle D’Aosta. Sui voli intercontinentali in partenza dall’Italia vengono proposte ricette della cucina calabrese, tra cui la Calamarata (pasta) al ragù bianco di salsiccia fresca di Calabria, la Pitta di caciocavallo e la Pancetta di Calabria Dop. Sui voli in partenza dall’estero verso l’Italia è di scena la Valle D’Aosta, con piatti come la pasta alla fonduta di Fontina Dop e le costolette di vitello alla valdostana. Le ricette sono accompagnate da vini calabresi e valdostani (tra i quali per la Calabria Cirò Rosso Classico Superiore Riserva “Volvito” di Caparra & Siciliani, e per la Valle D’Aosta il Blanc de Morgex et de la Salle Doc di Cave du Vin Blanc).
“Si tratta di un riconoscimento di cui siamo particolarmente orgogliosi e che proviene dalla fascia più esigente del mercato” – ha dichiarato Andrea Stolfa, direttore marketing, Network & Revenue Management di Alitalia. “Con le specialità della cucina regionale e i prodotti di grandi griffe italiane, i nostri clienti premium trovano a bordo le eccellenze del Made in Italy e quello stile tipicamente italiano apprezzato in tutto il mondo”.
(Luigi Torriani)
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