Quale rapporto hanno le donne con i prodotti alimentari? Conoscere i gusti dei target femminile è fondamentale per tutti gli operatori del settore food, visto che la donna non è solo consumatrice per se stessa, ma spesso è anche la responsabile di molti acquisti che riguardano tutta la famiglia.
Aufeminin, editore numero uno al mondo di siti internet “femminile”, ha reso noti i risultati di un sondaggio paneuropeo che ha coinvolto 10mila utenti (target prevalentemente urbano, 25-49 anni) delle declinazioni francese, inglese, italiana, spagnola e tedesca dei siti del Gruppo.
L’indagine ha voluto analizzare il rapporto delle donne con il cibo al di là delle classiche attenzioni alle calorie per non ingrassare o per non recuperare eventuali chili persi. Dal survey emerge il profilo di una donna consapevole che vuole prima di tutto informarsi con cura su ciò che mangia, sulla provenienza dei cibi che cucina e che si avvicina ai nuovi trend del “bio”, per esempio, con curiosità ma anche con cautela e dei gruppi di acquisto solidale ancora con qualche indugio.
L’importanza dell’essere informate
L’indagine mette in evidenza, innanzitutto, come la stragrande maggioranza delle donne europee (oltre il 70%) utilizza internet per ottenere informazioni circa l‘alimentazione. Per quanto riguarda, in particolare, le donne italiane, un altro 13% si rivolge a un nutrizionista per recuperare informazioni da parte di un professionista. Il web si conquista comunque il podio quale fonte assolutamente affidabile, oltre che accessibile e a costo zero, dalle donne del Bel Paese.
L’origine dei cibi
Un altro dato trova concordi le donne di tutti e cinque i paesi intervistati: oggi si mangia peggio rispetto al passato. Molteplici cause inducono le persone a pranzi veloci e cene tardive e spesso a discapito della qualità del cibo e anche del contesto. Ne sono fermamente convinte le spagnole (76%) e le francesi (70%), seguite da oltre il 50% di italiane, tedesche e inglesi.
Da qui l’attenzione sempre maggiore verso la provenienza e la composizione degli alimenti. Circa l’80% delle intervistate ammette, infatti, di controllare l’origine dei cibi che mangia.
Le donne italiane sembrano poi essere particolarmente sensibili (oltre l’80%) verso la composizione degli alimenti. Solo il 13%, infatti, afferma di non esserne influenzata.
Nonostante, però, l’origine dei prodotti alimentari abbia acquisito sempre maggiore importanza nella dieta delle italiane, solo il 19% di queste dice di aver provato i gruppi d’acquisto solidale e gli acquisti a km zero, mentre addirittura il 41% delle italiane dichiara non conoscerli affatto.
Prodotti biologici: tra mode e pregiudizi
Un altro dato che emerge dal sondaggio riguarda la tendenza ad acquistare e mangiare alimenti biologici.
Le spagnole (26%) e le tedesche (21%) si dimostrano le più inclini a farne uso, dichiarando di mangiare praticamente solo cibi e prodotti biologici (solo il 6% delle italiane ha, invece, la stessa abitudine).
Il 62% delle italiane afferma di mangiare solo alcuni alimenti biologici, come le verdure, e confessa una certa diffidenza nei confronti degli stessi. Ben il 53% è convinto, infatti, che il solo fatto che un prodotto sia biologico non voglia dire che sia automaticamente salutare. Un altro 61% si dichiara comunque a favore degli alimenti biologici ma ne denuncia il livello ancora troppo alto dei prezzi.
Cibo e salute
Anche il tema della relazione tra salute e alimentazione si è rivelato interessante. Oltre il 90% delle europee (98% delle italiane), infatti, si è detta convinta dello stretto legame fra cibo e salute e pensa che l’alimentazione possa effettivamente avere un ruolo nella prevenzione dei tumori (91% delle italiane).
Le abitudini alimentari delle donne italiane
Dall’indagine emerge che per il 77% delle italiane avere un’alimentazione equilibrata sia una priorità nella vita quotidiana e che per un altro 51% mangiare sia un vero proprio piacere. Inoltre, il 24% delle intervistate dichiara di controllare continuamente la calorie contenute nei cibi e il 42% riconosce che la preoccupazione principale quando mangia è quella di non ingrassare (solo il 13%, invece, pensa a saziarsi). Il 56%, però, afferma di non avere mai consultato un dietologo o un nutrizionista.
(Da www.italiaatavola.net)