Il cioccolato non conosce crisi: è buono, sano dal punto di vista nutrizionale e induce al buon umore. Per la scienza, infatti, fa aumentare il livello di serotonina nel cervello anche se crediamo che non sia questo a motivare la grande passione di tutti documentata dal positivo trend di crescita delle vendite.
Ed è sterminato il campionario di delizie prodotte dai maestri cioccolatieri italiani: proprio per valorizzare questo patrimonio gastronomico nostrano, all’Unioncamere di Roma sono state presentate le nuove iniziative collegate al Progetto Cioccolati d’Italia promosso dalle Camere di commercio di Belluno, Cuneo e Ragusa, in collaborazione con la Fine Chocolate Organization.
Si tratta di un marchio di qualità, un dvd in italiano e in inglese sulle Strade del Cioccolato, che guiderà i golosi attraverso le nostre eccellenze gastronomiche, e il nuovo portale internet www.cioccolatiditalia.it che fornirà informazioni utili per conoscere i laboratori del cioccolato e i loro titolari, i territori di produzione e le caratteristiche dei prodotti.
Molti i cioccolatieri coinvolti nelle varie iniziative, come già avvenuti in Cioccolaterie Aperte del maggio scorso, e molti altri continuano ad aderire.
Ospite del convegno romano anche Angelo Tortorella della Camera di Commercio di Matera che ha annunciato la nascita della città lucana un Cento studi per la cultura della dieta mediterranea di cui il cioccolato, chissà, potrebbe essere considerato parte. Meglio comunque di tante merendine, come ha commentato Giovanna Chionetti di Cuneo, degustatore e presidente dell’Associazione amici del cioccolato. La Fine Chocolate Organization, che ha organizzato l’evento romano con sede a Perugia dal 2008 promuove e diffonde la cultura del buon cioccolato artigianale in Italia e all’estero attraverso innovativi strumenti di comunicazione e l’organizzazione di corsi per cioccolatieri italiani e stranieri, in collaborazione con la Cna Alimentare (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).
Altre iniziative sono ora previste nelle province di Belluno e di Cuneo. Il Piemonte fu il primo approdo dei deliziosi semi che conquistarono i Savoia e oltre a ospitare la più grande industria di cioccolato del mondo vanta infinite produzioni di nicchia ben conosciute dai gourmet. Anche il Veneto in fatto di cioccolato ha solide tradizioni e Mirco dalla Vecchia, noto cioccolatiere di Belluno ha annunciato l’uscita di un volume sull’affascinate viaggio del cioccolato giunto nel Settecento fino a Venezia, e che soprattutto sorbito caldo divenne uno status symbol dei nobili della Serenissima. Qui venne stampato nel 1779 il trattato “Dell’Uso e dell’abuso della cioccolata” mentre Casanova a Goldoni ne celebravano le virtù.
(Da ww.italiaatavola.net)