Consueto appuntamento con i dati ISTAT relativi alla produzione industriale nel mese di luglio 2010.
Nel mese di luglio 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l’indice della produzione industriale destagionalizzato, con base 2005=100, ha registrato un aumento dello 0,1 per cento rispetto a giugno 2010; la variazione della media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è pari a più 2,1 per cento.
L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha registrato a luglio un aumento tendenziale del 4,8 per cento (i giorni lavorativi sono stati 22, contro i 23 di luglio 2009), mentre nei primi sette mesi del 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di più 5,4 per cento (i giorni lavorativi sono stati 147, come nel 2009).
L’indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento dell’1,7 per cento rispetto a luglio 2009. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-luglio, l’indice è aumentato del 5,3 per cento.
Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie hanno segnato, in termini congiunturali, un incremento per l’energia (più 2,1 per cento) e per i beni strumentali (più 0,1 per cento) e una diminuzione per i beni intermedi (meno 0,4 per cento) e per i beni di consumo (meno 0,1 per cento, con un calo dello 0,8 per cento per i beni durevoli e una variazione nulla per i beni non durevoli).
L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con luglio 2009, aumenti in tutti i raggruppamenti principali di industrie: più 9,4 per cento per i beni strumentali, più 4,3 per cento per i beni intermedi e per l’energia, più 1,3 per cento per i beni di consumo (più 1,3 per cento i beni non durevoli, più 1,1 per cento i beni durevoli). Nel confronto tra i primi sette mesi del 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente vi sono stati incrementi del 7,8 per cento per i beni intermedi, del 5,2 per cento per i beni strumentali, del 3,1 per cento per i beni di consumo (più 3,5 per cento i beni non durevoli e più 1,0 per cento i beni durevoli) e del 3,0 per cento per l’energia.
Nel mese di luglio 2010 l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha registrato, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, gli incrementi più marcati nei settori dei macchinari e attrezzature n.c.a (più 18,6 per cento), delle apparecchiature elettriche e non elettriche (più 9,8 per cento), delle altre industrie manifatturiere (più 8,6 per cento) e delle industrie tessili e abbigliamento (più 6,2 per cento). Le variazioni negative hanno riguardato i settori dell’attività estrattiva (meno 2,9 per cento), degli articoli in gomma e materie plastiche (meno 1,1 per cento) e dei prodotti chimici (meno 0,8 per cento).
Nel confronto tra i primi sette mesi del 2010 e il corrispondente periodo del 2009, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori delle apparecchiature elettriche e non elettriche (più 13,8 per cento), dei prodotti chimici (più 9,2 per cento) e dei macchinari e attrezzature n.c.a (più 8,6 per cento). Le uniche variazioni negative hanno riguardato l’attività estrattiva (meno 6,0 per cento) e l’industria del legno, carta e stampa (meno 0,7 per cento).
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(Da www.istat.it)