Sul sistema dei voucher la Coldiretti – la più importante associazione di rappresentanza nell’agricoltura italiana – ha una posizione ufficiale: nel settore agricolo è importante mantenere il sistema dei voucher.
In una fase di grandi dibattiti sul tema dei voucher, la Coldiretti – ovviamente per quanto riguarda soltanto il settore agricolo – ha preso una posizione ufficiale favorevole ai “buoni lavoro”. Sull’utilizzo dei voucher in agricoltura abbiamo già scritto di recente qui su Universofood. Nel settore agricolo i voucher non hanno avuto l’escalation che hanno avuto in altri settori, e quelli utilizzati in agricoltura rappresentano poco più dell’1% sul totale.
Di recente il presidente della Cia – Confederazione italiana agricoltori Dino Scanavino ha dichiarato che “l’attuale dibattito sui voucher continua a non sembrarci strategico. L’agricoltura ha altre priorità. Sorprende l’energia che viene impiegata in questi giorni per difendere o per attaccare uno strumento assolutamente residuale rispetto alle ordinarie attività lavorative e che riguarda tipologie di lavoro non professionali, di scarso interesse per gli imprenditori agricoli”. Diversa e molto più netta è la posizione della Coldiretti, che in un comunicato stampa ha chiarito che è importante mantenere il sistema dei buoni lavoro nel settore agricolo: “soltanto l’1,09% del totale dei voucher viene impiegato in agricoltura, settore in cui i buoni lavoro sono nati e rappresentano un valido contributo all’emersione del lavoro sommerso, senza gli abusi che si sono verificati in altri settori, anche perché nelle campagne i beneficiari possono essere soltanto pensionati e giovani studenti, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali. Per le caratteristiche di stagionalità e tempestività del lavoro in agricoltura è importante che l’impiego dei voucher venga mantenuto, e anzi semplificato”.