Tra i Paesi mediterranei l’Italia è la meta turistica più costosa, e fare le vacanze nel nostro Paese costa il 10% in più rispetto alla media europea.
Abbiamo visto di recente qui su Universofood quali sono le città con gli hotel più costosi e quali sono – tra le grandi mete turistiche – le più economiche e le più care. Ma se allarghiamo lo sguardo e ci soffermiamo sui prezzi medi di hotel e ristoranti di tutto il Paese, che cosa scopriamo sull’Italia? Scopriamo – secondo un’analisi della Coldiretti su dati Eurostat – che l’Italia è tuttora uno dei Paesi più cari d’Europa per le vacanze e resta nettamente il più caro tra i Paesi dell’Europa del Sud. I prezzi medi di hotel e ristoranti in Italia sono superiori del 10% rispetto alla media europea, mentre – sempre rispetto alla media europea – in Spagna sono inferiori del 9%, in Grecia sono a -12%, in Turchia a -22%, in Portogallo a -23%, in Croazia a -26%, in Montenegro a -37%.
Nel frattempo (e in questo certamente l’alto prezzo di hotel e ristoranti mantenuto nonostante la Crisi non aiuta…) l’Italia perde turisti, mentre crescono le altre mete mediterranee. Secondo i dati Unwto World Tourism Barometer, nell’ultimo anno (dati 2014 relativi all’intero 2013) il flusso di turisti in Europa è aumentato complessivamente del 5%, con un +7% per l’Europa centrale e orientale e un +6% per i Paesi dell’Europa del sud e del Mediterraneo. Il flusso di visitatori internazionali in Spagna è cresciuto nell’ultimo anno del 4% (e la Spagna è ad oggi il primo Paese turistico dell’Europa mediterranea), in Grecia è cresciuto del 9%, in Portogallo dell’8%, a Malta del 10%. E l’Italia? Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo nel nostro Paese c’è stato un calo del 4,3% delle presenze turistiche, con un -0,2% di turisti stranieri e addirittura un -8% di turisti italiani.
Il fatto che gli italiani che vanno in vacanza (e in particolare che vanno in vacanza nella costosa Italia) sono sempre di meno non stupisce – dato il crollo del potere d’acquisto delle famiglie italiane negli ultimi anni – e secondo i dati Coldiretti / Ixè per l’estate 2014 soltanto un italiano su tre sceglie di andare in albergo (28%), mentre crescono soluzioni low cost come le abitazioni in affitto (19%), le case al mare o in montagna di parenti e amici (17%), i bed and breakfast (7%) e gli agriturismi (3%). Sorprende invece in negativo il calo delle presenze turistiche straniere in un Paese come l’Italia che dal punto di vista dell’enogastronomia e delle bellezze paesaggistiche e architettoniche potrebbe e dovrebbe essere leader nel turismo in Europa. Certamente il fattore prezzo (di hotel e ristoranti) è uno degli elementi che gioca a nostro sfavore e che favorisce gli altri Paesi mediterranei.
(Luigi Torriani)