Di fronte alla Crisi il rito dell’aperitivo resta irrinunciabile per la maggior parte degli italiani. Ma è un aperitivo sempre più casalingo e low cost, specialmente nel Sud Italia.
Nel contesto della Crisi epocale che stiamo attraversando e che ormai non risparmia nemmeno il Natale, anche il settore degli alcolici – oltretutto gravato da una tassazione ormai insostenibile, e che di recente ha visto l’ulteriore aumento delle accise – segna un importante calo dei consumi (che ovviamente ha anche un lato positivo: la riduzione dell’abuso di alcolici e dell’alcolismo). A parte il comparto del vino (tra l’altro esente dalle accise), che tiene perché “salvato” da un export in continua crescita, non è un buon momento per le aziende di settore.
C’è però un rito – l’aperitivo – che resta irrinunciabile per la gran parte degli italiani, pur essendo vissuto sempre di più al risparmio. La recente indagine “Il rito dell’aperitivo degli italiani, tra crisi economica e nuove forme di socialità” proposta da La Bottega di Olivia & Marino (brand interno al marchio Pavesi, dunque di Barilla) e condotta dall’istituto di analisi e ricerca Memethic Lab (su un campione rappresentativo della popolazione italiana di oltre 1.000 soggetti) segnala in questo senso una serie di dati molto interessante, e in particolare: ad oggi il 63% degli italiani continua a considerare l’aperitivo un rito fondamentale della propria vita sociale; il 46% degli italiani (e il 53% delle coppie con o senza figli) fa l’aperitivo almeno una volta alla settimana (nel Sud Italia il 39% almeno 2/3 volte alla settimana) ma prevalentemente in casa, e rispetto a tre anni fa il 25% circa dichiara di aver aumentato gli aperitivi casalinghi e fai da te; la ragione di questo cambiamento per il 79% è economica (l’aperitivo in casa costa meno di un aperitivo in bar e ristoranti), anche se al fattore economico si aggiungono altri aspetti quali in particolare “l’aperitivo in casa consente di conoscere nuove persone attraverso amici di amici” (68%), consente di “essere direttamente protagonisti dell’organizzazione, dell’allestimento e della preparazione dei cibi mostrando le proprie abilità culinarie” (62%); a preparare gli aperitivi casalinghi sono prevalentemente le donne (68%), soprattutto cercando ricette su internet, e gli aperitivi fai da te si svolgono per il 43% in compagnia di amiche e amici e per il 31% con il partner o la partner; il motivo che rende l’aperitivo un rito irrinunciabile è soprattutto la “voglia di stare in compagnia e socializzare”, soprattutto tra i giovani (66%) ma anche tra i 45-55enni (52%); tra gli under 24 l’aperitivo è spesso associato al desiderio di divertirsi o a una ricorrenza da festeggiare, per i giovani adulti tra i 30 e i 40 anni è un momento di relax dopo una giornata di stress e impegni (42%), per gli over 45 è semplicemente uno sfizio prima di cena senza bisogno di particolari ragioni o occasioni (38%); per molti single (78%) l’aperitivo è sostitutivo della cena.
(Luigi Torriani)