Il settore alimentare sta mostrando per il momento una relativa tenuta di fronte alla crisi, come emerso da diverse – recenti – indagini, tra cui la prima indagine organica su Gli italiani e l’alimentazione nel tempo della crisi di Coldiretti e Swg. E a sopresa tengono soprattutto i prodotti voluttuari di evasione e di “consolazione”: spumanti, dolci e gelati. Intanto cresce il numero di pasticcerie, specie in Lombardia.
Un primo dato significativo riguarda le festività di fine 2011, che sono state tra l’altro contraddistinte dal boom dei cestoni enogastronomici come regali di Natale. Nonostante un Capodanno decisamente low cost, con un calo della spesa media del 12% e con il crollo (-23% delle prenotazioni alberghiere), gli acquisti di dolci artigianali sono cresciuti tra il 5 e il 7%, superando le 10.000 tonnellate. Con il panettone, come al solito, a farla da padrone. In Italia 7 milioni e mezzo di famiglie (il 30% della popolazione) hanno scelto dolci artigianali per le festività natalizie e di fine anno, con punte notevoli in Lombardia (1,3 milioni di famiglie), Campania (700.000) e Sicilia (670.000).
Ma è tutto il 2011 ad essere positivo per il comparto dolciario. Nei primi 8 mesi del 2011 l´export di dolci ha segnato un aumento dell’8,6%, per un controvalore di 224 milioni di euro, avendo come principali mercati di esportazione la Francia, la Germania e l’Austria. Sul mercato interno bene in particolare i gelati, sia confezionati che artigianali. In Italia (dati Ispo, Confartigianato, Cna e Coldiretti) ci sono oggi oltre 36.000 gelaterie artigianali, che danno lavoro a oltre 93.000 addetti. E per il 2012 si prevede un consumo globale fino a 2,5 miliardi, cioè più di 100 euro annui a famiglia. Soprattutto, e in controtendenza rispetto alla ricerca dei prezzi bassi e alla crisi dei negozi tradizionali (con crescita della Gdo e dei discount): nel 2011, rispetto al 2010 (settembre su settembre) le pasticcerie, le cioccolaterie e altri punti vendita del settore panificazione e pasticceria sono aumentate dell’1,4%, pari a 1.227 unità in più, portando così il totale a 88.732 imprese con 260.609 addetti. Le regioni in cui nell’ultimo anno si è registrata la maggior crescita di imprese sono la Lombardia (+4%), l’Umbria (+2,8%) e il Piemonte (+2%). Le gelaterie sono forti soprattutto nel Nordovest italiano (10.438 imprese per un totale di 28.651 lavoratori) e nel Mezzogiorno (10.502 imprese con 22.891 lavoratori). Seguono il Nordest con 8.412 imprese e 22.163 lavoratori e il Centro (7.029 imprese con 19.321 lavoratori). La Lombardia detiene anche il primato per numero di gelaterie sul territorio: 6.093 imprese che danno lavoro a 17.849 addetti. Al secondo posto il Veneto (3.512 gelaterie con 8.827 addetti), seguito da Emilia Romagna (3.273 gelaterie, 9.065 addetti) e Lazio (3.136 gelaterie, 7.718 addetti).
Proprio in questi ultimi giorni (21-25 gennaio 2012) è stato di scena a Rimini Fiera il 33° Sigep, il Salone internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianali, manifestazione leader al mondo con 106.685 visitatori professionali (per un quinto stranieri) nella scorsa edizione. Fra gli appuntamenti del Sigep anche la Coppa del mondo di Gelateria, con tredici Paesi dai cinque continenti. E dopo il Giunness centrato nel 2011 per il cono più grande del mondo (2,81 metri), quest’anno è stata la volta del cioccolatino più grande al mondo (802 kg).
(Luigi Torriani)
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