Scende il potere d’acquisto delle famiglie italiane, ma resta la passione per il gelato. Per quello artigianale, ma soprattutto per quello – a dire il vero non proprio salutare dal punto di vista dell’analisi calorica – industriale e confezionato. Con consumi che crescono e raggiungono ottimi risultati anche nei mesi invernali.
Da un’analisi dell’Igi (Istituto del gelato italiano) su una elaborazione Aidepi nei primi cinque mesi del 2011 risulta una crescita in volume del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2010. Un +6% di vendite dei gelati confezionati, e un totale di circa 985 milioni di porzioni di gelato consumate dagli italiani nei primi mesi dell’anno in corso.
Numeri cha appaiono confortanti soprattutto se paragonati al dato 2010, che presentava un calo del 4,3% rispetto al 2009, probabilmente anche a causa di condizioni climatiche non ottimali (e peralltro anche il dato 2011 sembra essere in parte legato al clima relativamente mite).
A trainare i consumi è soprattutto il cosiddetto segmento “retail”, cioè il consumo tra le mura domestiche. Da gennaio a maggio del 2011 gli italiani hanno infatti consumato in casa oltre 672 milioni di porzioni di gelato confezionato, con un +7% rispetto all’anno precedente. Soprattutto funzionano le confezioni multipack, con 331 milioni di porzioni consumate e una crescita a doppia cifra (+10,3%) rispetto allo stesso periodo del 2010. E funzionano anche le “vaschette e secchielli”, con un +4% e un totale di 341 milioni di porzioni.
Ma anche il segmento del fuoricasa – il cosiddetto “out of home” – registra segnali tutt’altro che scoraggianti. Si parla infatti di un +3,9% nei primi cinque mesi del 2011, per un totale di 284 milioni di porzioni di gelato industriale che sono state consumate dagli italiani nel periodo in esame. Nello specifico: 198 milioni di porzioni di gelato da passeggio (+3,8%), 11 milioni circa di porzioni di specialità da tavola in confezioni singole (+2,3%) e 75 milioni di gelato sfuso (+4,4%). Bene peraltro anche le torte e i tranci, con 27 milioni di porzioni e un +6%.
Numeri tutt’altro che trascurabili soprattutto perché dimostrano che il consumo di gelati tiene e anzi cresce anche nei mesi invernali. In particolare la crescita del segmento dell’out of home – in genere legato per larga parte agli acquisti d’impulso dei mesi estivi – è un segnale incoraggiante per il settore. Corroborato oltretutto da una recente indagine Eurisko/Igi, secondo la quale 4 italiani su 10 affermano di gustare gelati fuori casa anche nei mesi invernali. Che poi si tratti in ampia misura di gelati industriali dalla qualità gastronomica tutt’altro che eccelsa è un dato di fatto che naturalmente esula dalle indagini economiche dell’Igi.
(Luigi Torriani)