Eccoci di nuovo al consueto appuntamento con i dati ISTAT relativi all’Indice del valore delle vendite del commercio fisso e al dettaglio nel mese di Agosto. I dati sono interessanti…
L’Istituto nazionale di statistica comunica infatti che nel mese di agosto 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l’indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio è rimasto invariato rispetto a luglio 2010; nel confronto con il mese di agosto 2009 l’indice grezzo ha registrato una variazione positiva dello 0,3 per cento.
In termini congiunturali (al netto della stagionalità), le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dello 0,5 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari hanno registrato un aumento dello 0,2 per cento. Rispetto ad agosto 2009, le vendite di prodotti alimentari hanno subito una flessione dello 0,8 per cento mentre quelle di prodotti non alimentari sono aumentate dello 0,9 per cento.
Ma ecco un’analisi più dettagliata:
Analisi secondo la forma distributiva
Nell’ultimo trimestre (periodo giugno-agosto) l’indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio ha registrato un incremento dello 0,3 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo, le vendite di prodotti alimentari e quelle di prodotti non alimentari sono aumentate, rispettivamente, dello 0,2 e dello 0,3 per cento.
Per una corretta interpretazione degli indicatori qui presentati occorre considerare che essi si riferiscono al valore corrente delle vendite e incorporano, quindi, la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi.
L’aumento dello 0,3 per cento registrato nel confronto con il mese di agosto 2009 per il totale delle vendite, deriva da una flessione delle vendite nella grande distribuzione (meno 0,3 per cento) e da un aumento delle vendite nelle imprese operanti su piccole superfici (più 0,8 per cento).
Nella grande distribuzione le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dello 0,8 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari sono rimaste invariate. Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dello 0,8 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari hanno segnato una crescita dell’1,2 per cento.
Nel confronto relativo ai primi otto mesi del 2010 il valore del totale delle vendite ha segnato una variazione nulla, a sintesi di un aumento dello 0,7 per cento per le imprese della grande distribuzione e di una diminuzione dello 0,4 per cento per le imprese operanti su piccole superfici. Nello stesso periodo le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dello 0,5 per cento e quelle di prodotti non alimentari sono aumentate dello 0,2 per cento.
Analisi secondo le tipologie di esercizio della grande distribuzione
Con riferimento alla grande distribuzione, ad agosto 2010 gli esercizi non specializzati hanno subito una flessione dello 0,7 per cento del valore delle vendite e quelli specializzati hanno registrato un aumento dell’1,9 per cento.
All’interno dei primi, vi è stato un calo dell’1,0 per cento per quelli a prevalenza alimentare e un incremento dello 0,8 per cento per quelli a prevalenza non alimentare. Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare la flessione più marcata ha riguardato gli ipermercati (meno 1,9 per cento).
Nel confronto con i primi otto mesi del 2009 gli esercizi non specializzati e quelli specializzati hanno registrato incrementi del valore delle vendite rispettivamente dello 0,5 e dell’1,8 per cento.
Analisi secondo la dimensione delle imprese
Con riferimento alla dimensione delle imprese (Tabella 3), ad agosto 2010, in termini tendenziali, il valore delle vendite è diminuito dello 0,4 per cento nelle imprese fino a 5 addetti, mentre è aumentato dello 0,8 per cento nelle imprese da 6 a 49 addetti e dello 0,6 per cento nelle imprese con almeno 50 addetti.
Analisi secondo la tipologia merceologica dei prodotti non alimentari
Per quanto riguarda le vendite di prodotti non alimentari (Tabella 4), ad agosto 2010 quasi tutti i gruppi di prodotti hanno registrato variazioni positive. In particolare, gli incrementi maggiori hanno riguardato i gruppi Foto-ottica e pellicole (più 5,9 per cento) e Mobili, articoli tessili, arredamento (più 3,1 per cento). La variazione negativa più ampia è stata registrata per il gruppo Elettrodomestici, radio, tv e registratori (meno 2,7 per cento).
Nel confronto tendenziale relativo ai primi otto mesi dell’anno, l’aumento più marcato ha riguardato il gruppo Foto-ottica e pellicole (più 2,8 per cento), mentre il calo più ampio ha interessato il gruppo Cartoleria, libri, giornali e riviste (meno 0,8 per cento).
Giorni di apertura dichiarati dalle imprese commerciali
Nel mese di agosto 2010 le imprese al dettaglio hanno dichiarato, in media, 25,9 giorni di apertura. Gli esercizi della grande distribuzione sono rimasti aperti, in media, per 28,1 giorni e quelli delle imprese operanti su piccole superfici per 24,5 giorni. Rispetto allo stesso mese del 2009, il numero di giorni di apertura è aumentato di 0,4 giorni per le imprese della grande distribuzione mentre e di 0,3 giorni per le imprese operanti su piccole superfici
Per concludere, come commenta l’ISTAT stessa questi dati?
“Permane una situazione di difficoltà sul versante dei consumi di beni da parte delle famiglie, che conferma quanto già anticipato dall’indicatore dei consumi di Confcommercio”, commenta l’Ufficio studi dell’organizzazione. “C’e, dunque, la necessità e l’urgenza di un’ampia e condivisa riflessione sul tema delle riforme fiscali che a partire dai risparmi della spesa pubblica possa distribuire ai redditi da lavoro maggiori risorse”, conclude la nota.
(Da www.istat.it)