Il prezzo del grano cresce nell’ultimo mese del 50% sul mercato internazionale. A segnalare l’andamento calcolato su base annua è il Financial Times. Un trend – come spiegato dagli esperti – che crea inevitabili turbolenze sul mercato delle materie prime alimentari. Cosa sta succedendo esattamente? E quali le ripercussioni in ambito italiano?
L’aumento dei prezzi, si legge nell’articolo – è provocato al forte caldo che ha colpito la Russia e dagli incendi che fanno prevedere per la campagna 2010-2011 un calo della produzione di Mosca del 27% rispetto allo scorso anno.
Il prezzo del grano europeo – spiega ancora il Financial Times – è salito ieri dell’8% attestandosi a 211 euro a tonnellata, il più alto raggiunto da due anni. Un trend che sta facendo rivivere il periodo della crisi globale sui prezzi delle materie prime registrata nel biennio 2007-2008. La situazione è critica – aggiunge il giornale – perché al calo della produzione russa bisogna aggiungere la crisi di produzione di altri due grandi paesi produttori, l’Ucraina e il Kazakistan
Intanto sul fronte italiano Ismea segnala che nel mese di luglio il prezzo medio del frumento duro italiano ha segnato una crescita dell’8,5% sul mese precedente ma risulta ancora inferiore del 25% rispetto alla quotazione media di luglio 2009. Il frumento tenero evidenzia, invece, una crescita sia congiunturale (+3,1% su giugno 2010) sia tendenziale ( +10,8% su luglio 2009). È quanto risulta dalle ultime rilevazioni Ismea.
I dati di luglio confermano la ripresa dei prezzi negli ultimi tre mesi in controtendenza dopo il costante calo delle quotazioni all’origine a partire da aprile 2008. In particolare, il prezzo medio del frumento duro italiano a partire da maggio del corrente anno ha mostrato un trend costantemente crescente fino a raggiungere nel luglio 2010 il livello di 169,74 euro/t, ovvero +8,5% rispetto al mese precedente ma ancora inferiore del 25% rispetto alla quotazione media di luglio 2009. Nel caso del frumento tenero, invece, il prezzo dello scorso luglio, pari a 163,55 euro/t ha evidenziato una crescita sia congiunturale (+3,1% su giugno 2010) sia tendenziale (+10,8% su luglio 2009).
(Da www.agroalimentarenews.com)