E’ stato inaugurato a New York l’Italian Wine Week, il più importante evento in favore del vino italiano realizzato al di fuori dei confini nazionali.
Inaugurata a New York la II edizione di Italian Wine Week – Vino 2010 , il più importante evento in favore del vino italiano realizzato al di fuori dei confini nazionali.
“L’Istituto nazionale per il commercio estero”, ha detto il presidente Umberto Vattani “in collaborazione con le Regioni Calabria, Puglia, Toscana e Veneto, ha organizzato una imponente partecipazione alla manifestazione con 285 imprese italiane. La proposta di ‘Vino 2010’ è una nuova formula promozionale che mette a denominatore comune sia le istanze del mercato statunitense sia le esigenze degli imprenditori italiani. Sul versante americano l’evento è stato impostato secondo la filosofia della Convention facendo confluire a New York oltre 250 operatori provenienti dai diversi Stati e mettendo a punto un ricco programma articolato in seminari, degustazioni, breakfast presentation, serate di gala regionali e azioni presso la distribuzione. ‘Vino 2010’ costituisce ormai un vero e proprio laboratorio per verificare e testare i nuovi format promozionali per affrontare le sfide globali e per questo il modello di ‘Vino 2010’ sarà sperimentato a breve con qualche adattamento in Asia, in Giappone e Corea del Sud, per cogliere ulteriori opportunità di crescita”.
Le aziende italiane che hanno aderito all’iniziativa provengono da 16 Regioni fra le quali spicca la presenza della Toscana con 72 imprese, seguita dal Veneto (47), Puglia (30), Calabria (19) e da una lunga serie di enti territoriali e consortili. Di notevole interesse la presenza della collettiva del Friuli Venezia Giulia (24) coordinata dalla Cciaa di Udine, le aziende della Lombardia attraverso Ascovilo (27), della Sardegna (6), del Piemonte (22), dell’Emilia Romagna attraverso l’Enoteca Regionale (12) e della Campania (8).
Nell’ambito dell’Italian Wine Week – Vino 2010, ospitata all’interno dei prestigiosi Waldorf Astoria Hotel e Hilton Hotel, trovano spazio le attività realizzate dall’Ice e da altri enti territoriali, oltre a quelli già citati, quali i Consorzi del Chianti Classico, del Brunello di Montalcino, del Vino Nobile di Montepulciano e del Prosecco, Veronafiere-Vinitaly e Buonitalia, la Promos di Milano e le attività collaterali di PromoSiena , Aspen (CCIAA di Nuoro) e il Consorzio dei Vini dell’Oltrepo.
Il fitto programma che arricchisce e caratterizza l’iniziativa è articolato in quattro sezioni volte a valorizzare le produzioni delle Regioni cofinanziatrici Calabria, Puglia, Toscana, Veneto ed in generale l’intero panorama della produzione italiana. In particolare, a guidare i venti seminari organizzati nel corso dell’evento, sono stati chiamati i più importanti esperti italiani del settore: il Prof. Attilio Scienza, il Dr. Giuseppe Martelli, Presidente del Comitato nazionale Docg e oltre venti esperti giornalisti statunitensi.
Gli oltre 250 operatori chiave del mercato statunitense coinvolti hanno l’opportunità di degustare, tra i 1500 vini disponibili all’evento, tutte le denominazioni più importanti e apprezzare i vitigni autoctoni meno conosciuti del vasto patrimonio genetico di cui solo l’Italia dispone. Per le aziende non ancora importate negli USA, inoltre, l’Istituto ha predisposto un servizio di assistenza commerciale denominato Meet & Greet che si pone l’obiettivo di facilitare l’introduzione nei canali distributivi americani per le aziende newcomers.
Il vino italiano si conferma leader delle importazioni negli USA con una quota in valore del 29% che, nonostante le gravi turbolenze finanziarie, mantiene la leadership del mercato.
Dal mese di luglio i segnali dell’economia a stelle e strisce sono tornati a crescere con significativi effetti sulla domanda di vino.
Da agricolturaitalianaonline.gov.it del 04.02.10