Nuovi voucher 2018 in agricoltura: a un anno e mezzo dall’abolizione, tornano – reintrodotti dal governo Conte – i voucher nel settore agricolo.
Qui su Universofood abbiamo parlato più volte della questione dei voucher, ovvero del sistemi dei buoni lavoro per retribuire le attività lavorative occasionali e accessorie. Introdotti in agricoltura in occasione della vendemmia del 2008, i voucher hanno avuto negli anni un crescente successo, fino all’ abolizione da parte del Governo Gentiloni, avvenuta con il Decreto Legge n. 25/2017 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2017. L’abolizione dei voucher ha avuto un impatto considerato negativo dalla Coldiretti e da tutte le maggiori associazioni di categoria, e nel solo settore vinicolo ha determinato la perdita di circa 25mila posti di lavoro (lavori occasionali affidati in prevalenza a giovani, pensionati e immigrati).
Il Governo Conte ha ora reintrodotto i voucher, con la Legge n. 96 del 9 agosto 2018, con alcune modifiche rispetto ai vecchi voucher. Come funzionano i nuovi voucher 2018 in agricoltura? In sintesi:
- i nuovi voucher non appaiono fisicamente come dei ticket ma si attivano esclusivamente online, dal sito dell’Inps
- i nuovi voucher non possono essere utilizzati se il datore di lavoro ha alle proprie dipendenze più di 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato
- i nuovi voucher possono essere usati solo se il lavoratore non risulta iscritto nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli ed è o titolare di pensione (vecchiaia o invalidità) o studente under 25 o disoccupato o percettore di prestazioni a sostegno del reddito o del reddito di inclusione (Rei o Sia)
- ci sono dei limiti economici nell’utilizzo dei nuovi voucher 2018 in agricoltura, e precisamente: per ciascun lavoratore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, i compensi non possono superare i 5mila euro; per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei lavoratori, i compensi non possono superare i 5mila euro; per le prestazioni complessivamente rese da ogni lavoratore per il medesimo utilizzatore, i compensi non possono superare i 2.500 euro.
- le prestazioni retribuite con i voucher hanno un limite di durata pari a 280 ore nell’arco dello stesso anno, e devono essere svolte nell’arco dei 10 giorni successivi all’attivazione della prestazione
- almeno 60 minuti prima dell’inizio dello svolgimento della prestazione lavorativa, l’utilizzatore, tramite la piattaforma informatica Inps “Prestazioni occasionali”, o tramite contact center, è tenuto a fornire le seguenti informazioni: i dati identificativi del lavoratore, il compenso pattuito, il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa, la data e l’ora di inizio e di termine della prestazione lavorativa
- il compenso minimo orario per le prestazioni occasionali deve essere pari all’importo della paga oraria individuata dal contratto collettivo (ccnl per gli operai agricoli e florovivaisti), sulla base dell’area di appartenenza del lavoratore (1, 2 o 3), dunque per l’area 1 7,57 euro, per l’area 2 6,94 euro, per l’area 3 6,52 euro.