In crisi gli ipermercati, diminuisce (per la prima volta da lustri) il numero di supermercati, mentre in Italia risultano in espansione solo i discount.
A livello internazionale, invece non ci sono molti cambiamenti tra i big, da Wal Mart a Tesco, che continuano la loro corsa.
Questo, in estrema sintesi, quanto è emerso ieri mattina durante l’incontro organizzato nell’auditorium di via Monte Rosa del Sole 24 Ore a Milano per discutere i cambiamenti della grande distribuzione.
Commenta Vincenzo Tassinari, presidente del consiglio di gestione di Coop Italia che ha in programma un ambizioso piano di investimenti con 55 nuove strutture di vendita, per buona parte al Sud: «In effetti l’Italia sconta, da sempre, un certo ritardo nei fenomeni distributivi e commerciali. Anche se lo sviluppo, per varie ragioni, è stato un po’ a macchia di leopardo, anche per il ritardo di molti imprenditori del made in Italy che, alla fine, hanno preferito vendere ai colossi stranieri, francesi e tedeschi in prima fila».
Il Mezzogiorno è l’area in cui la distribuzione moderna è meno sviluppata, «mentre ad esempio in Friuli e Lombardia – chiosa ancora Tassinari – siamo addirittura sopra la media europea. Noi vogliamo anche rilanciare sugli ipermercati, settore in cui siamo in posizione di leadership, e che sta dando buoni risultati. Apriremo 11 nuove strutture, di cui almeno cinque al Sud, tra Puglia, Sicilia e Calabria. Nel complesso prevediamo di creare tra i 3mila e i 4mila nuovi posti di lavoro con il nostro piano di investimenti».
La distribuzione italiana è di fronte a un bivio e affronta per la prima volta nella sua storia una decrescita dei fatturati.
Tengono le marche della grande industria ma crescono ancor di più le vendite di private label.
Lo sviluppo passa dal superstore e dalle medie superfici, mentre in alcune regioni si registra il tutto esaurito.
Questi e altri sono appunto i dati che si trovano nel Rapporto sulla distribuzione in Italia frutto di un lavoro multidisciplinare condotto da SymphonyIri, Trade lab e Mark up: il dossier approfondisce le tematiche del settore attraverso un’analisi innovativa per metodo, approccio e risultato (il lavoro è disponibile per essere acquistato anche online).
Il rapporto è uno strumento utile per tutta la business community del largo consumo.
Riassume infatti lo stato dell’arte della distribuzione: dalla crescita alla ristrutturazione delle supercentrali di acquisto; dai singoli gruppi al continuo aumento delle private label e alla ristrutturazione degli assortimenti nei diversi canali di vendita (ipermercati e supermercati) fino a comporre l’intero quadro competitivo analizzando lo sviluppo di ciascuna catena in ogni singola regione italiana.
Insomma, tutta una serie di informazioni sui comportamenti dei principali attori della filiera distributivo-commerciale in particolare su due tematiche oggi centrali, la marca commerciale e l’evoluzione dei format di vendita.
da ilsole24ore.it