Universofood per la lotta alla bassa qualità: impianto sequestrato dai Nas che denunciano altri 7 artigiani.
Riforniva di pane scuole, catene della grande distribuzione, comunità, case di cura, persino le mense dei carabinieri. Ma i locali erano fatiscenti, i macchinari sporchi, le blatte ovunque. Passerotti in quantità si ritrovavano a banchettare, pizzicando la farina e lasciando i loro escrementi.
I carabinieri del Nas di Torino l’hanno posto sotto sequestro. Si chiama Bon Pan Italia e sta a Burolo, in via Mombarone. Produceva 50 quintali di pane, grissini e pizza ogni giorno. Che venivano distribuiti non solo nel Canavese, ma anche a Torino.
«I muri ed il tetto – spiegano i carabinieri – erano fatiscenti ed invasi ovunque da muffe ed incredibili infiltrazioni d’acqua, tanto da gocciolare ovunque e creare pozze sul pavimento. I macchinari erano unti, corrosi dalla ruggine in diversi punti, cosparsi da abbondanti residui putrescenti di lavorazioni pregresse ed all’interno degli stessi alloggiavano colonie di animali infestanti. Polvere e sporcizia generalizzate invadevano tutti i locali e le materie prime utilizzate. Nella circostanza veniva sottoposta a sequestro penale l’intera area produttiva che comprendeva due linee di produzione, depositi, magazzini e oltre 130 quintali di alimenti. Il valore del sequestro può stimarsi in circa tre milioni di euro.».
I militari del capitano Michele Tamponi sono arrivati al Bon Pan nel contesto di una più ampia operazione, nel corso della quale sono state effettuate trenta ispezioni igienico sanitarie mirate a panifici di varie dimensioni fra Torino e provincia. Al termine delle verifiche, alle 8 persone denunciate sono state contestate 12 infrazioni penali, prevalentemente per detenzione per la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione o invasi da parassiti oppure per tentata frode in commercio. Sono state altresì rilevate 30 infrazioni amministrative di vario genere, dalle carenze strutturali e sanitarie in genere, alla mancata applicazione o assenza del piano di autocontrollo, al mancato rispetto di normative varie etc. Sono stati sequestrati alimenti, pane e materie prime, per 138 quintali complessivamente, suddivisi su 21 sequestri.
Ben cinque strutture, l’azienda di Burolo ed altre quattro di dimensioni molto inferiori, sono state chiuse temporaneamente sino al ripristino di condizioni igienico strutturali minime, tali da garantire un corretto svolgimento della produzione, mentre due strutture sono invece state sottoposte a sequestro penale, in relazione a condizioni di produzione tali da poter essere pericolose per la salute pubblica.
Nel corso di un’ispezione in un panificio di Torino, i militari del Nas rinvenivano venti quintali di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, in particolare, all’interno di tre congelatori, vi erano materie prime per la realizzazione di pizzette nonché torte già pronte per la cottura invase da brina (sintomo di interruzione della catena del freddo) e con evidenti bruciature da freddo.
da LaStampa.it